martedì 14 febbraio 2012
IL MIO VOTO VALE!
Il servizio di Labaro TV riguardo la consegna dei moduli per l'applicazione del referendum sulle bollette dell'acqua
lunedì 13 febbraio 2012
lunedì 30 gennaio 2012
Nasce il Punto SCEC a Labaro!
Gli ŠCEC sono la conseguenza più logica del perché è nato, di come funziona e, in definitiva, di cosa è Arcipelago ŠCEC.
Sono il simbolo concreto di un patto,
stretto fra persone comuni, imprese commerciali, artigiane ed agricole,
fra professionisti ed Enti Locali, al fine di promuovere localmente lo
scambio di beni e servizi accettando una riduzione percentuale del
prezzo rappresentata dagli ŠCEC. Un passo indietro del singolo
a beneficio dell’intera comunità locale.
Sono emessi e distribuiti
dall’Associazione Arcipelago Šcec in nome della collettività e con
criteri trasparenti; ogni associato avrà diritto alla stessa quantità
di ŠCEC.
Gli ŠCEC sono la
rappresentazione dell’atto di fiducia che gli associati si attribuiscono
reciprocamente; ovviamente si usano solo insieme agli
Euro; rappresentando una diminuzione della spesa, aumentano di fatto il
potere di acquisto delle famiglie che partecipano al circuito di
Arcipelago, ma soprattutto agganciano gli euro al territorio arginando
l’emorragia di ricchezza e innescando circuiti economicamente e
socialmente virtuosi.
Possiamo allora definire gli ŠCEC come
una “contabilità” della reciproca fiducia: metro di misura di una
solidarietà fattiva, economicamente circolare e quindi per tutti
conveniente.
Gli ŠCEC rappresentano il mezzo per
contare la reciproca rinuncia ad una percentuale del prezzo di vendita e
così permettere alla comunità di Arcipelago di riconoscersi.
Per motivi di
praticità hanno un cambio di 1:1 con l’euro ( quindi uno ŠCEC equivale
ad un Euro ) ma, ovviamente, non sono convertibili, possono solo passare
di mano in mano, da qui la Solidarietà ChE Cammina.
Al momento
dell’iscrizione l’accettatore – ovvero il produttore, il commerciante,
l’artigiano, il professionista – indica liberamente la percentuale di
accettazione dei Buoni Locali, valore che si aggira solitamente tra il 5
e il 30% del prezzo del prodotto o del servizio. Percentuale che potrà
variare in qualsiasi momento solo con una semplice comunicazione.
Ogni associato, sia
esso fruitore che accettatore, riceve, all’atto dell’iscrizione, 100
ŠCEC. L’obiettivo comune è rendere questa distribuzione periodica fino a
divenire mensile. Ciò avverrà nel momento in cui il circuito locale
sarà in grado di garantire e permettere una circolazione dei Buoni
Locali costante e continuativa.
Gli ŠCEC si contano e si scambiano anche elettronicamente attraverso il ContoSCEC:
i Buoni Locali elettronici diverranno una quota sempre più importante
nella circolazione totale della ricchezza di un territorio, lasciando al
cartaceo le funzioni di ordine sociale e lo scambio tra privati.
Tutto in Arcipelago
ŠCEC è libero e gratuito per fugare qualsiasi pensiero di interessi
reconditi o nascosti. Ovviamente se qualcuno riconosce la qualità del
lavoro che facciamo potrà contribuire alle nostre spese di gestione.
venerdì 27 gennaio 2012
martedì 24 gennaio 2012
venerdì 20 gennaio 2012
giovedì 19 gennaio 2012
venerdì 13 gennaio 2012
giovedì 12 gennaio 2012
In nostro segretario su Lungotevere.net sulla questione del parco di colli d'oro
“Le motivazioni della nostra opposizione – spiega a Lungotevere.net
Gaetano Seminatore, segretario della sezione dei Comunisti Italiani,
allertata da alcuni residenti – sono semplici: abbiamo definito i lavori
nel Parco ‘abusivi’ in quanto la ditta incaricata non ha nemmeno messo
un cartello di inizio lavori e questo ci sembra piuttosto grave per un
progetto che costerà decine di milioni. La seconda questione – continua
Seminatore – è il fatto che attorno al progetto ci sia poca chiarezza:
la disinformazione crea allarme nella gente del quartiere che da un
giorno all’altro ha visto arrivare nel Parco di Colli d’Oro le ruspe,
che ha trovato gli alberi segnati e non sa se siano stati scelti per
essere abbattuti o meno. Mi sembra doveroso in questi casi informare i
cittadini sui cambiamenti che avverranno. In merito al Palazzetto dello
Sport – prosegue il Segretario dei Comunisti Italiani – non abbiamo
pregiudizi: se solo ci fosse data l’opportunità di sapere eviteremmo
inutili allarmismi ma vorremmo sapere innanzitutto che tipo di gestione
la società Lazio, privata, intenda adottare e quale impatto ambientale
avrà la struttura. Qualsiasi attività pubblica – conclude Seminatore -
credo che possa rendere migliore il territorio a patto che non vada a
discapito della viabilità, del verde e quindi della vivibilità del
quartiere stesso”.
lunedì 9 gennaio 2012
Una Colata di Cemento a Labaro
Una colata di cemento rischia di distruggere uno dei pochi spazi verdi
rimasti a Roma nord. Scrivo in nome dei cittadini di Labaro un quartiere
della periferia di Roma, municipio XX.
Per costruire una struttura, si vuole privare i cittadini di un “polmone verde”, il Parco del Labaro, un luogo fondamentale di socializzazione nel quale far giocare i bambini, camminare, far jogging o semplicemente dove fermarsi e incontrare persone per far due chiacchiere, nella solitudine di un grande quartiere .
Questa struttura che sta per essere costruita si presuppone sia un palazzetto dello sport, della cui realizzazione i cittadini di Labaro non sono stati mai informati né tramite incontri pre-progettazione né tramite cartelli che descrivono i lavori che sono in atto già da qualche giorno. Soltanto con l'arrivo dei mezzi di lavoro siamo venuti a conoscenza dello scempio che si sta per abbattere su questa bellissima pineta. Infatti, la realizzazione di questa struttura comporterebbe l’abbattimenti di decine e decine di alberi: pini, tigli, cipressi, lecci...
Bisogna far luce sulla questione e questo progetto va fermato con ogni mezzo, per questo ci rivolgiamo pubblicamente al Municipio, al Comune di Roma, ai giornali e alle associazioni ambientaliste, dicendo basta a questa smania di costruire a ogni costo, in un periodo in cui tutti abbiamo capito che la politica del cemento non funziona.
Lunedì 9 gennaio è stato fissato un presidio all'entrata del parco. La nostra è una battaglia di civiltà.
Cordiali saluti
Comitato dei cittadini di Labaro
Per costruire una struttura, si vuole privare i cittadini di un “polmone verde”, il Parco del Labaro, un luogo fondamentale di socializzazione nel quale far giocare i bambini, camminare, far jogging o semplicemente dove fermarsi e incontrare persone per far due chiacchiere, nella solitudine di un grande quartiere .
Questa struttura che sta per essere costruita si presuppone sia un palazzetto dello sport, della cui realizzazione i cittadini di Labaro non sono stati mai informati né tramite incontri pre-progettazione né tramite cartelli che descrivono i lavori che sono in atto già da qualche giorno. Soltanto con l'arrivo dei mezzi di lavoro siamo venuti a conoscenza dello scempio che si sta per abbattere su questa bellissima pineta. Infatti, la realizzazione di questa struttura comporterebbe l’abbattimenti di decine e decine di alberi: pini, tigli, cipressi, lecci...
Bisogna far luce sulla questione e questo progetto va fermato con ogni mezzo, per questo ci rivolgiamo pubblicamente al Municipio, al Comune di Roma, ai giornali e alle associazioni ambientaliste, dicendo basta a questa smania di costruire a ogni costo, in un periodo in cui tutti abbiamo capito che la politica del cemento non funziona.
Lunedì 9 gennaio è stato fissato un presidio all'entrata del parco. La nostra è una battaglia di civiltà.
Cordiali saluti
Comitato dei cittadini di Labaro
venerdì 30 dicembre 2011
sabato 17 dicembre 2011
giovedì 15 dicembre 2011
mercoledì 7 dicembre 2011
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